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Vita da Capitano Parte V

Pubblicato in News Giovanili - 2016-04-12 16:20:00

Puntata numero 5 della nostra rubrica “Vita da Capitano”. Questa settimana scambieremo due chiacchiere con Matteo Graziani, capitano della CARISMI Don Bosco Livorno Under 16 Eccellenza e membro della Nazionale Italiana Under 16.



Ciao Matteo, la stagione della tua squadra, la CARISMI Don Bosco Livorno Under 16 Eccellenza, sta andando benone…

Si, al momento possiamo definirla una buona stagione,ma come si sa, il bello deve ancora arrivare. Attualmente siamo secondi in classifica, dopo aver subito solo 2 sconfitte (contro Pistoia e Valdicornia ndr), ma sono stati insuccessi che ci hanno fatto bene e siamo molto migliorati nell’arco dell’anno. Abbiamo l’obiettivo delle Finali Nazionali e lo vogliamo conquistare assolutamente.

Sei un figlio d’arte quindi immaginiamo che avrai respirato la pallacanestro fin dalla più tenera età. Segui ancora la pallacanestro italiana?
Si certo! Tifo Olimpia Milano e sono stato più volte a vedere la partite di Gentile e compagni sia a Milano che quando sono venuti a giocare in Toscana.

E’ quindi Alessandro Gentile il giocatore che preferisci fra quelli della penisola?
Si, assolutamente si. Sebbene talvolta tenda a tenere fermo il pallone ed ad isolarsi, ha una grandissima tecnica unita ad un grande agonismo, una combinazione che non ha rivali in Italia.

Ti piace anche la NBA?
Oh si, sono un grande appassionato di NBA. Tifo Cleveland Cavaliers, fin da quando fu scelto LeBron James (nel 2003 ndr) e sono rimasto affezionato alla franchigia anche negli anni più “bui” quando Lebron vestiva la maglia degli Heat. Adesso per fortuna è tornato!

C’è un giocatore in particolare che ti piace?
E’ il numero 23 di Cleveland il mio giocatore preferito: grande atletismo, legge il gioco, tecnica incredibile, in altre parole il più forte e completo giocatore di basket sul pianeta.

E’ a lui che t’ispiri quando giochi?
In realtà mi piace prendere esempio da come gioca Marco Belinelli per la sua capacità di tiro, ma è anche super nel portare palla e giocare il pick n’ roll come un vero playmaker.

Sei stato in più volte in Nazionale Under 16. Che esperienze sono state?
E’ stata un’ esperienza fantastica prima di tutto dal punto di vista umano. E’ stata un’emozione fortissima presenziare alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi Giovanile di Tiblisi, così come giocare a Seregno in un palasport pieno di spettatori che tifavano a squarciagola per noi azzurri.
Da un punto di vista tecnico, ovviamente, è sempre molto stimolante e divertente poter competere contro pari età provenienti da altre parti del mondo. Inoltre credo di essere molto migliorato allenandomi in nazionale, giocando tutti i giorni a fianco di altri ottimi giocatori.

Cosa vuol dire per te essere capitano?
Significa mettersi anzitutto mettersi sempre al servizio della squadra, perché voglio che i miei compagni mi vedano come un punto di riferimento, soprattutto quando si attraversano delle difficoltà. Sono un capitano “vocale”, ma soprattutto mi piace aiutare la squadra con l’esempio e con l’idea di fare tutto insieme. Perché se c’è una cosa che ho imparato finora è che nella pallacanestro si vince e si perde insieme!

Grazie Matteo e ovviamente in bocca al lupo per tutto!
Crepi!

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