Valentina Tomaselli nuova allenatrice della rappresentativa Toscana 2003

Valentina Tomaselli, allenatrice delle giovanili CARISMI Don Bosco Livorno è da poco stata scelta come il coach che guiderà la rappresentativa Toscana classe 2003 nelle varie competizioni che la coinvolgeranno fino al prossimo anno. Una bella soddisfazione non solo per Valentina, ma anche per tutta la Pallacanestro Don Bosco Livorno.
Per questo abbiamo deciso di scambiarci due chiacchiere.



Allora Valentina, anzitutto complimenti. Immaginiamo sarei molto contenta e soddisfatta…
Moltissimo! L’annata 2003 è un’annata super e consociandola speravo di aver la fortuna di allenare questo gruppo che sono sicuro potrà fare bene. Ovviamente voglio ringraziare il comitato che mi ha affidato questa responsabilità.

Nonostante la tua giovane età sei un’allenatrice già navigata a livello giovanile. Quel’è stata la tua storia?
Ho iniziato ad allenare circa 10 anni fa. All’inizio continuavo anche a giocare, ma è stato nei 2 anni a Savigliano (Cuneo) in cui frequentavo anche l’università in cui mi fu proposto di intraprendere seriamente questa carriera. Sono stata poi ben 6 stagioni al CUS Torino e poi sono passata all’ombra dei Quattro Mori.



Hai notato qualche differenza fra la pallacanestro piemontese e quella toscana?
Una pallacanestro sicuramente diversa.Mi considero, personalmente un’ allenatrice tecnica, poco tattica e invece qui fin dalle fasce più piccole si tende ad allenare molto anche questo aspetto.

Com’è stato, fin’ora, lavorare al Don Bosco?
La Pallacanestro Don Bosco Livorno è una realtà quasi unica nel panorama nazionale. Qui tutti i giorni si ha la possibilità di confrontarsi con  grandi professionisti della pallacanestro lavorando con grande serietà e attenzione ai particolari. A Livorno tutto è in continua crescita ed evoluzione e si cerca di fare sempre meglio e sempre di più, senza mai accontentarsi.

Il primo impegno che avrai con la selezione Toscana sarà il Bulgheroni…
E’ uno dei tornei giovanili più importanti e seguiti d’Italia. Si terrà a Bormio nella seconda settimana di giugno e lì come Toscana sfideremo altre regioni molto competitive. E’ un primo passo, un’ esperienza, ma non un punto di arrivo. Voglio far capire che è un trofeo importante al quale hanno partecipato tanti giocatori che oggi calano i campi di Serie A, ma voglio che i ragazzi intraprendano un cammino in selezione al di là delle singole competizioni.

Sei la prima donna ad allenare un rappresentativa toscana maschile
Ho gia allenato la selezione Piemontese classe 1997 al trofeo Bulgheroni come prima donna a farlo ed è quindi un mio personalissimo riconoscimento che va oltre i confini regionali.
L’essere donna spesso, purtroppo, diventa motivo di critica quando le cose non vanno come devono andare e magari i risultati non sono quelli attesi. Mi spiace inoltre che ancora oggi siamo pochissime ad allenare gruppi maschili.
Io però quando alleno non mi sento né donna né uomo, ma semplicemente l’allenatrice dei miei giocatori ai quali ripongo la mia fiducia e ne ricevo altrettanta.
E’ ancora un oggi un “problema” culturale: non ci si aspetta di vedere una donna allenatrice di uomini e quando questo accade in molti ancora si stupiscono. Ma a me non interessa, sono fiera di essere donna così come di essere un’allenatrice di pallacanestro.

Ben detto Valentina! Complimenti ancora!